"Leg/gno/ame", 2018 installazione - performance
Ritrovarsi in una valle come questa ed estrapolarne l'essenza solitaria del "suo" materiale, stringe legami e distorce lo sguardo. Senza vergogna. Faccio fuggire qualche larva, l'umidità mi abbraccia, il respiro si fa profondo. Sento gli occhi puntati e ne approfitto per creare una dimensione del mio agire con gli altri. Sarà davvero così ovvio o è qualcosa che merita di essere ascoltato e mantenuto tale?
Performance exhibition al Museo Centro Arte Contemporanea di Cavalese (TN) fino al 29 Aprile 2018
Ritrovarsi in una valle come questa ed estrapolarne l'essenza solitaria del "suo" materiale, stringe legami e distorce lo sguardo. Senza vergogna. Faccio fuggire qualche larva, l'umidità mi abbraccia, il respiro si fa profondo. Sento gli occhi puntati e ne approfitto per creare una dimensione del mio agire con gli altri. Sarà davvero così ovvio o è qualcosa che merita di essere ascoltato e mantenuto tale?
Performance exhibition al Museo Centro Arte Contemporanea di Cavalese (TN) fino al 29 Aprile 2018
“rifugio2.0” , 2018
installazione, dimensioni variabili , ricreazione di ambiente “climax” in relazione ad incontri con animali realmente avvenuti / Installation, variable Größe Umgebung von "Höhepunkt" in Bezug auf Tierbegegnungen, Geräusche, künstlerische Forschung / installation, the environment "climax" in relation to animals actually met, sounds, works and spiritual objects |
Opera esposta nella vetrinetta di galleria Walter a Bolzano (permanente fino a giugno 2018) dal titolo “rabdomante sensibile” .
In ogni sua pratica artistica cerca di scoprire qualcosa, cerca “giacimenti di emozioni” tanto preziose ormai; cerca scambi di sguardi, incontri; e lo fa tramite questa forma di zucchero che invade gli spazi ovunque lei si trova.
Lo zucchero è un materiale costante nelle sue opere caratterizzato da molteplici connotati che richiamano vari ambiti di coinvolgimento dell’artista, dallo sfarzo inconcepibile di cui ne fa portavoce un passato da cake design al forte contrasto etico con le realtà povere che ha potuto incontrare viaggiando, sia il materiale, sia la forma che gli conferisce (con un pugno colpisce una pallina) richiama un ricordo immorale e tormentato d’infanzia che ha superato grazie a questa pratica. Una terapia fisica ed emotiva che l’ha portata a colpire circa 3500 palline di zucchero. Lo zucchero inoltre è un materiale facilmente modificabile, viene plasmato da elementi naturali come il clima, gli agenti atmosferici raggiungendo uno stato di degrado affascinante e irripetibile.
In ogni sua pratica artistica cerca di scoprire qualcosa, cerca “giacimenti di emozioni” tanto preziose ormai; cerca scambi di sguardi, incontri; e lo fa tramite questa forma di zucchero che invade gli spazi ovunque lei si trova.
Lo zucchero è un materiale costante nelle sue opere caratterizzato da molteplici connotati che richiamano vari ambiti di coinvolgimento dell’artista, dallo sfarzo inconcepibile di cui ne fa portavoce un passato da cake design al forte contrasto etico con le realtà povere che ha potuto incontrare viaggiando, sia il materiale, sia la forma che gli conferisce (con un pugno colpisce una pallina) richiama un ricordo immorale e tormentato d’infanzia che ha superato grazie a questa pratica. Una terapia fisica ed emotiva che l’ha portata a colpire circa 3500 palline di zucchero. Lo zucchero inoltre è un materiale facilmente modificabile, viene plasmato da elementi naturali come il clima, gli agenti atmosferici raggiungendo uno stato di degrado affascinante e irripetibile.
“elogio all’incolto”, 2017
scultura di zucchero su tavola di legno, nidificazione di vespe / Skulptur von Zucker auf Holzbrett, Wespen nisten / sugar sculpture on wooden board, nesting of wasps
“casa con la permanente”, 2014
foto analogica / analoges Foto / analogic photography
Nei paesi più lontani e talvolta più poveri, la prima cosa che vi si mostra è l’ultima costruzione: è una conquista. In un paese come l’Italia, quando un Comune ha delle aree dismesse, il sindaco si allarma: ha vergogna. Per l’artista che segue la filosofia Gilles Clement, osservare i margini delle strade, gli spazi indecisi della citta, i comportamenti che si svolgono dentro questi residui di paese e gli esseri che vi trovano cittadinanza è decisamente importante per proteggere la diversità. Se solo le persone potessero “guardare” un campo incolto, una casa sommersa da erbe infestanti, un angolo di trave contaminato da nidi di vespe senza entrare in crisi di panico o percepire come “sporco” o degradato il luogo ove crescono. L’artista è attratta da questi luoghi solitari e dalla natura più selvaggia e rara, convinta che solo avvicinandosi alla diversità aumenterà la conoscenza.
“basta un poco di zucchero
e la pillola va’ giù?”, 2014
incisione su matrice in zinco tecniche ceramolle, acquaforte, maniera pittorica, acquatinta ed emulsione
fotografica su carta mis. 300x400 mm. /
Gravur auf Zinkplatte, Aquatinta und fotografische
Emulsion auf Papier. 300x400 mm. /
engraving, aquatint and photographic emulsion
on paper sizes 300x400 mm.
Serie uno, nessuno, centomila, 2014
sequenze fotografiche
"Vivere realtà in un'altro", 2014 Esaminare il sogno e i suoi contenuti dal punto di vista della ragione è una pretesa esorbitante! non si possono applicare misure e criterio al dominio dell’immaginario e dell’onirico. Il sogno è qualcosa di imprescindibile e di essenziale nel destino di ognuno e nel significato dell’intera storia emotiva. Quest’opera non ha pretese, non vuole essere una rappresentazione teatrale racchiusa in un copione, in sostanza si presenta all'artista come un analisi autobiografica, legata alle ansie e alle inquietudini seguite a delle vicende personali e private racchiuse in un sogno, nascoste brillantemente da una comicità esilarante basata sulla sua ricerca artistica. Un’opera in particolare. Un sogno per l’esattezza. Perché uno, perché nessuno, perché centomila. |
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Proteggiamo la deriva, 2014
installazione sonora,
scultura sospesa, tecniche miste, resina, sale, poliuretano espanso, bitume, registrazioni audio, dim. variabili 100x100cm.
L'interpretazione della forma, 2014
esperimenti su soggetti esterni alla ricerca dell'artista